tumulo san osvaldo testo abitare / rigenerazione
programma: progetto preliminare, definitivo, esecutivo e direzione lavori (gianluca rosso)
cliente: università degli studi di udine
team: sophia los, gianluca rosso
luogo: udine, italia
stato: completato 2011
Progettare un sito archeologico è allo stesso tempo un grande onore e una notevole responsabilità. L’architettura è una disciplina innanzi tutto di ascolto, del luogo, naturale, storico, culturale, delle persone. Da quello emerge la forma, la costruzione. Nel nostro caso, si trattava di un sito funebre, inviolabile, nel silenzio di una vita che ritorna paesaggio, il cui aspetto esteriore è in questo caso un tumulo, una collinetta che il tempo ha rivestito di erba. Non c’erano esempi analoghi, è la prima volta che viene ricostruito e reso visitabile un tumulo. Il tumulo si trova a S. Osvaldo, alla periferia sud di Udine, nella proprietà dell’Azienda Agraria Sperimentale dell’Università, prima dell’Ospedale Psichiatrico. La costruzione doveva essere di facile realizzazione e di basso costo, poco invasiva rispetto alla struttura archeologica, possibilmente poco appariscente, sicura e visitabile senza trascurare il rispetto dovuto al defunto sepolto. È nata l’idea di sollevare il suolo, aprendo una porta basculante orizzontale che diventa tetto protettivo e diffusore di luce. Quando non ci sono visite non si vede nulla, solo una superficie piegata, ritagliata nel dorso del colle, quasi un tappeto di legno. Il percorso di accesso al tumulo fa parte del progetto e introduce la visita, creando la distanza necessaria di spazio e di tempo che predispone all’esperienza dell’incontro con la protostoria. Il visitatore può esplorare il tumulo, salendoci sopra, girando intorno e infine entrando, come parte di un percorso narrativo che intreccia il sito archeologico all’ambiente in cui si trova. La superficie di legno facilita la salita e consente la seduta all’asciutto. In questo modo viene rafforzata la consapevolezza che si tratti di un volume pieno che diventa paesaggio e non di un edificio.
Presentato al convegno nazionale AIAPP “Paesaggi e archeologie”, 7 giugno 2013 Basilica di Santa Maria Maggiore, Napoli
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il tumulo di san osvaldo